L'equipe

Elisa Castiglioni

Sono psicologa e psicoterapeuta.

La mia passione per il lavoro con gli adolescenti ha preso forma, colore e intensità mentre mi specializzavo presso la Scuola di Psicoterapia psicoanalitica dell’adolescente e giovane adulto ARPAD – MINOTAURO, diretta dal Prof. Charmet, e man mano che incontravo i ragazzi negli spazi d’ascolto scolastici, nei gruppi classe, nello studio di psicologia Colibrì e soprattutto in Neuropsichiatria Infantile, a Novara prima e a Cinisello Balsamo poi, dove tutt’ora svolgo parte della mia attività. Stimolata da diverse situazioni incontrate, sto approfondendo la mia formazione frequentando un master sulla prevenzione e il trattamento delle dipendenze da internet in adolescenza.

Utilizzo i test psicodiagnostici come strumenti utili per entrare in contatto in profondità con l’altro e rispondere alle domande che ciascuno ha su di sé, impiegando le tecniche collaborative proprie del modello del Therapeutic Assessment di S. Finn, che ho appreso collaborando con il CEAT (Centro Europeo per il Therapeutic Assessment – Uni. Catt. Mi).

Lavoro anche con bambini, adolescenti, famiglie migranti, utilizzando gli strumenti propri dell'etnopsichiatria, acquisiti collaborando con le Coop. Crinali e Lule in molti progetti sperimentali di presa in carico clinica, valutazione, counseling individuale e di gruppo rivolti a migranti che mi hanno permesso di confrontarmi con le sofferenze specifiche della situazione migratoria e la ricchezza che nasce nell'incontro tra culture, mondi, sguardi, lingue diverse.

Oltre che con i ragazzi, lavoro con i bambini in età scolare e con gli adulti che stanno incontrando delle difficoltà nel loro percorso di vita.

Mi sono occupata e mi occupo di formazione a operatori, insegnanti e genitori sui temi legati alla migrazione e all’adolescenza.

Mi piace incontrare l’altro, con curiosità e rispetto, costruire relazioni in cui sia possibile trovare la lingua che permette di dare voce ai pensieri e alle emozioni che abbiamo dentro, in tutte le loro sfumature.

Emanuela Caputo

Sono educatrice e scenografa.

Ho lavorato in teatro come assistente di palcoscenico, art bayer, aiuto regista e aiuto scenografa. Parallelamente ho condotto laboratori di didattica dell’arte e visite guidate in diversi musei milanesi, con adulti, ragazzi e bambini. Ho lavorato in diverse scuole elementari e medie come facilitatrice linguistica, e ho tenuto laboratori interculturali sulla conoscenza e il rispetto dell’altro in diverse scuole medie e superiori della provincia di Milano.

Per diversi anni ho gestito uno spazio d’incontro per donne, italiane e migranti.
Attualmente lavoro come educatrice in una comunità per ragazze adolescenti, e coordino un appartamento di semiautonomia per ragazze maggiorenni con proseguo amministrativo, occupandomi all’occorrenza anche degli spazi di mediazione familiare per le minori e le loro famiglie.

Ho da poco intrapreso una nuova sfida, quella dei percorsi di sostegno e di assistenza domiciliare con ragazzi maggiorenni.
Amo da sempre trasformare la materia, e creare cose che prima non c’erano. Ovunque sono cerco di aprire passaggi, possibilità, pensieri.

E di far nascere bellezza.

Vanda Citterio

Sono laureata in filosofia ad indirizzo psicologico c/o l’Università degli Studi di Milano; nella stessa ho conseguito un perfezionamento in pedagogia relazionale.

Da trenta anni mi occupo di promozione della salute e di prevenzione alle situazioni di rischio; collaboro e ho collaborato con enti pubblici: Asl, scuole, provveditorati e con il privato sociale.

Lavoro e ho lavorato negli sportelli di ascolto dedicati agli adolescenti e ai loro genitori nelle scuole secondarie di secondo grado, nella formazione degli adulti, nella progettazione e realizzazione di percorsi di ricerca intervento, nella valutazione. Sono applicatrice del metodo Feuerstein Pas Basic 1 e 2 certificata ICSEM.

Le mie competenze professionali: ascolto e consulenza, formazione degli adulti, Life Skills Education e Life Skills Training, orientamento scolastico professionale, metodo di studio meta cognitivo, valutazione di processo, utilizzo di metodi attivi e giochi interattivi.

Le mie abilità di vita: costruire relazioni e reti, risolvere problemi, assumersi responsabilità e prendere decisioni, individuare soluzioni creative.

Sono una viaggiatrice nel mondo, nelle culture, nella letteratura ed in ogni forma artistica; amo il bello e cerco di trasmetterlo a chi incontro.

Melissa Cozzi

Sono psicologa e psicoterapeuta, ho conseguito l'abilitazione specializzandomi in Psicoterapia focale integrata.

La caratteristica di questo è l'attenzione ad individuare in tempi brevi la problematica centrale dell'utente e attivare le risorse necessarie per superare le difficoltà che sta attraversando, utilizzando in modo flessibile tecniche diverse (psicodinamiche/cognitivo comportamentali). Da alcuni anni utilizzo l'EMDR, un approccio terapeutico per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto traumatico.

Nel mio percorso ho avuto modo di maturare esperienze con bambini, preadolescenti, adolescenti e adulti in diversi settori della psicologia e psicoterapia. Dal 2007 collaboro con l'Asl Mi 1 (servizio di alcologia di Baranzate) dove mi occupo di dipendenze patologiche svolgendo psicoterapia, valutazioni psicodiagnostiche in collaborazione con i servizi di tutela minori del territorio e conduzione di gruppi di varie genere (coppie, motivazionali, con minori, genitori).

Un altro campo in cui opero è la promozione alla salute nelle scuole di diverso ordine e grado.

Sono da sempre interessata alla mente umana e a quanto di meraviglioso riesce a produrre; accanto a questo sono un’appassionata di viaggi, che mi permettono di scoprire nuove realtà e culture con le quali confrontarmi.

Misia Vecchio

Sono una psicologa psicoterapeuta ad orientamento sistemico familiare e relazionale, specializzata in terapia di coppia, familiare e individuale. Ho conseguito la certificazione EMDR di secondo livello, strumento col quale tratto sintomatologie legate ad eventi traumatici.

Credo che le relazioni siano fili di storie che si intrecciano dando vita a nuovi racconti.

L'identità è una pluralità di fili diversi che si integrano in una trama complessa. Nel percorso terapeutico si ripercorrono questi fili sciogliendo nodi, ravvivando colori, trovando nuove narrazioni, per star meglio con noi stessi e con gli altri.

Dopo la laurea in psicologia clinica le esperienze lavorative mi portano ad avvicinarmi alla psicoterapia sistemico familiare nella quale mi specializzo. Questo approccio considera l’individuo come parte del sistema in cui è inserito e la sintomatologia individuale come espressione di dinamiche relazionali disfunzionali. La cornice dei racconti si allarga e diventa storia familiare che si dipana da una generazione all’altra portando con sé miti e valori.

Avendo a cuore tematiche di inclusione e uguaglianza, approfondisco in seguito il lavoro terapeutico con persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+ e i loro familiari.

Maria Francesca Rivara

Mi sono laureata in scienze dell’educazione presso l’ università degli studi di Milano Bicocca.

Ho lavorato per molti anni nell'ambito delle comunità per minori (Adolescenti, e minori 0-6 anni ), ho collaborato presso la tutela minori e tribunale minorile di Milano e Prato come consulenteeducativo.Ho intrapreso poi la strada della disabilità specializzandomi con un master presso Iescum di Parmanel campo dell’autismo e della diagnosi e intervento precoce diventando Assistente Analista delComportamento (metodo ABA).

Negli anni ho progettato e condotto molti laboratori creativi rivolti alla prima infanzia presso scuoledi diverso ordine e grado e presso spazi privati. Credo fortemente nelle opportunità di esperienzacome “insegnamenti di vita” e la creatività come mezzo per eccellenza di espressione del proprio ioe il laboratorio è il luogo dove si sperimenta, dove si possono sviluppare i linguaggi grafici, pittoricie plastici: strumenti di comunicazione per il bambino altrettanto importanti quanto quelli verbali esimbolici. Per questo motivo occorre pensare ad un percorso nel quale l’originalità di ogni bambinopossa irrompere per rendere il lavoro proprio e lasciare un segno nella sua crescita.

Scoprire, creare, giocare con tutto ciò che è affascinante e procura sensazioni di benessere, divertimento,conquista. Il mio motto è: “Non importa il risultato estetico del lavoro ma il percorso che il bambinosi è sforzato di compiere per raggiungerlo”.

“Da grande voglio fare l’educatrice. È il lavoro che desidero fare da sempre. Nonpotrei immaginarmi e vivere felicemente senza questa meravigliosa e faticosaprofessione.”